mercoledì 3 agosto 2016

Maracatu

È da un po' che non scrivo, ma giurin giuretta non sono stata pigra (e comunque niente a che vedere con le pause che mi prendevo in passato, dai). Nei giorni scorsi ho ospitato a casa una collega che era homeless per qualche giorno, quindi il tempo per fare l'asociale con la mia scrittura è stato poco. Poi ieri sono andata alle prove, ed eccoci a mercoledì grazie a dio.

Ed è proprio delle prove che vi racconto oggi, delle prove e della band.

Fin da quando da ragazzetta vidi questo video di Michael Jackson


(ma pure le sfilate con gli sbandieratori) ho sempre avuto il pallino di suonare in una di queste band che fanno tanto rumore. E qui, con qualsiasi cosa tu voglia cimentarti, è possibile che troverai facilmente il modo di farla.

Così l'anno scorso mi sono unita a questa band brasiliana chiamata Maracatu Estrela do Norte, il che ha soddisfatto tutta la mia necessità di fare rumore. La prima volta che sono andata alle prove ho passato due ore a cercare di suonare, ballare e cantare - in portoghese, che non è una lingua che conosco - tutto insieme. Cervello in cortocircuito, ma per quelle due ore ho dimenticato tutti i miei problemi.

Ho suonato con la band più o meno per tutta l'estate, abbiamo partecipato al Brazil Day a Trafalgar Square, abbiamo preso parte al carnevale di Notting Hill e a qualche altro concerto.

 
A novembre dell'anno scorso mi sono capitati un sacco di cambiamenti tutti insieme, e ci ho messo del tempo a riaggiustarmi. Mi sono presa una pausa dalla band, e la pausa ha quasi rischiato di diventare permanente. Sono stati sei mesi un po' spinosi. Però nel momento in cui la mia vita sociale era a zero per una serie di circostanze casuali e concomitanti, ho deciso di riprendere.

Una delle decisioni migliori che abbia preso in questi sei mesi.

Da dove cominciare a spiegare? Farò un elenco puntato, che mi aiutano sempre a mettere ordine:

  1. Una sera a settimana stacco completamente dalla routine e non penso a nient'altro se non a tenere il tempo e far finta di cantare in portoghese (che, no, non ho ancora imparato).
  2. Non è solo beneficio mentale ma anche fisico! La alfaia (quel grosso tamburo) non è un ottavino e, se vuoi fare le cose per bene, devi picchiare duro. Di conseguenza le endorfine esplodono tutte intorno a te. L'effetto dura per ore. Garantito.
  3. La vita sociale rischia di avere un boost pazzesco. Due settimane fa mi hanno convinto ad andare a yoga al mattino, tornare a casa alle 6 del pomeriggio per poi uscire di nuovo alle 9, andare dall'altra parte della città e scatenarmi nelle danze a un festival brasiliano. Di domenica.
  4. Yoga, appunto. Una signora della band, Max, è un'insegnante di yoga e quando arriva la bella stagione decente ci dà appuntamento ogni settimana in un parco diverso della città per una lezione di yoga seguita da picnic e svacco. L'unico problema è che questo avviene di domenica mattina. Motivo per il quale finora sono andata solo 3 volte.
  5. Ora, non vorrei suonare come un'approfittatrice, ma la band mi ha anche risolto il problema delle vacanze quest'anno... Brazil! Ulteriori dettagli in seguito.
E insomma, mi pare un'introduzione atta a questo mio hobby. In realtà non ho detto molto sulla band in sé, sui suoi personaggi, sulla musica... rimandiamo a un altro post!

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