venerdì 17 agosto 2012

Il giorno più lungo


Quella mattina, era il 15 agosto, la famiglia Fusè si alzò di buona lena per accompagnare la figliuola prodiga in aeroporto.
That's us!
Fra valigie che non riescono a chiudersi, tagli di capelli dell’ultimo secondo, gatti indifferenti, finalmente i nostri partirono alla volta di Malpensa, non prima però di andare a raccogliere i De Francish al completo.
Quale fu la sorpresa di Swaggirl quando trovò in aeroporto anche i suoi amici Claudia e Mauro, accorsi a salutarla un’ultima volta, addirittura recando dei doni! Addirittura venuti per accompagnarla fino ai controlli!! Grazie davvero ragazzi!
E tanti, tanti baci alla mia famiglia e una stretta di mano all'Amico Fritz, grazie per avermi accompagnato!

Ora, voglio consigliare a tutti la Sri Lankan Airlines. Ho volato davvero bene, e le hostess hanno una divisa stupenda, una specie di sari tutto colorato. Il posto era azzeccatissimo, bello largo, e dopo la prima ora di volo e la prima ora e mezza di pausa a Roma ho fatto amicizia con David, il mio vicino di sedile. Eppure, le cose non erano cominciate molto bene. Intanto, siamo partiti da Milano con un’ora di ritardo. Dopodiché, altro ritardo di mezz’ora accumulato allo scalo tecnico a Roma. Inoltre, queste persone non devono avere le idee molto chiare sulla geografia italiana. Osservate dove posizionano Roma sulle brochure con le loro rotte.
Riuscirò ad arrivare a destinazione?
Fatto sta che le prime 4 ore del volo Roma-Colombo sono trascorse. Non dico velocemente, ma sono trascorse. Anche grazie alla prima cena, servita alle 18 ora italiana. La seconda cena è stata meno gradita, per svariati motivi. Già le tagliatelle con pollo e spinaci non sono sto gran piatto a casa mia.


Servirle alle 2 del mattino ora italiana è pazzia. Accendere le luci e svegliare i passeggeri è crudeltà. Ah ah ah, ma tanto io non dormivo, non mi avete colto di sorpresa, tiè! …Non ho dormito un minuto… Le mie occhiaie erano così v__v  Non so se rendo l’idea.

MA. Facciamo un salto in avanti nel tempo. Arriviamo al momento in cui atterro a Colombo. Volevo baciare la terra, finalmente! Finalmente posso imbarcarmi per altre 4 ore di volo. Che, dopo le 12 ore e mezza precedenti, mi parevano una bazzecola. Accolta da un clima afosissimo, supero i controlli di sicurezza, dimentico la cintura, mi accorgo di aver dimenticato la cintura, recupero la cintura, mi imbarco di nuovo. Tutto questo in 70 minuti. A proposito, ho sbagliato clamorosamente i fusi orari indicati nel post precedente: Colombo è a +3 ore e mezza rispetto all’Italia, mentre Singapore è a +6. Comunque, grazie al cielo questo secondo volo è semi-vuoto, ho la mia bella fila da 3 tutta per me, l’aereo è più che dignitoso, quindi non appena si possono slacciare le cinture di sicurezza mi svacco e provo a dormire. Invano, naturalmente, ma il mio corpo ci è cascato. Il mio cervello invece non si è fatto fregare, anzi ha anche detto al mio corpo: “Ehi, ma ti fai prendere in giro da questa qui??” “Hai ragione! Mo’ mi sveglio! Meglio, mo’ le faccio vedere io!” E voleva ripropormi le tagliatelle agli spinaci e pollo della colazione, proprio in fase di atterraggio, quando stavamo sorvolando il porto di Singapore (zona, ho scoperto in seguito, soggetta a micidiali turbolenze). Io però ho fatto vedere loro chi è che comanda e ho messo tutti al proprio posto. La bambina seduta nella fila dietro invece non è stata altrettanto perentoria, e ha macchiato tutto il corridoio, nel momento esatto in cui si sono spenti i motori. Benvenuti a Singapore!  Ora locale, 14.00.

L’aeroporto è così grande e la città così ricca, che ci sono persone pagate esclusivamente per agitare una mano guantata sotto il sensore delle porte automatiche all’uscita e indicarti il taxi su cui salire. Siano benedette, io a quel punto avevo a malapena la forza di dare l’indirizzo al tassista. Anche se devo dire che ho retto bene anche le ore seguenti. Nonostante la tentazione, ho evitato di dormire nel pomeriggio, anzi ho tirato quasi fino all’1. Ho capito che era finalmente arrivato il momento di andare a dormire per davvero quando mi sono assopita con il pc sulle ginocchia e le mani sulla tastiera.

Ricapitolando:

10.600 km. Più o meno.

34 ore senza dormire. Devo ancora recuperare del tutto... Quindi dei primi giorni in città vi racconterò la prossima volta. Buonanotte!

5 commenti:

  1. "La bambina seduta nella fila dietro invece non è stata altrettanto perentoria, e ha macchiato tutto il corridoio, nel momento esatto in cui si sono spenti i motori." - ti ho mai detto quanto mi fa ridere quando scrivi cose così?

    Hi sbloccato il primo trofeo del gioco "Welcome to Singapore! - Raggiungi Singapore sana e salva"

    Smack!

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  2. Che dire, scrivi così bene che sembra di essere lì a Singapore! Sembra quasi di sentire le turbolenze! Sembra quasi di sentire l'odore del vomit... ehm, no, questo non lo diciamo, dai.

    Comunque, molto bello tutto il resoconto, davvero. Viva le tagliatelle spinaci e pollo (di sicuro meglio delle aringhe affumicate...)!

    Ora vedi di recuperare le ore di sonno - cosa che devo fare pure io (stasera son stato tenuto prigioniero da una folla di tedeschi incaxxati su un battello nel porto di Amburgo, che non è grande come quello di Singapore ma si difende bene :-P)

    Ciao!

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  3. Ilaaaaa ma che bello sapere che sei sana e salva!!non vedo l'ora di leggere il resto delle tue avventure :)cmq i miss you!

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  4. Ciao Ilaria.....a volte ritornano...ho visto che sei a Singapore...sei troppo avanti...c' è modo di sentirti...?? magari via skype...scusa la mia assenza ma come avrai immaginato ero nella valle della morte....fammi sapere ...un bacio my friendddddddddddd (ricordi???)....dopo che sei sopravvissuta alla stanza della cicciona sei pronta a tutto....bacio
    Angelo

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    1. My frieeeeeeend!! Certo che mi ricordo, come dimenticare? xD Ti mando un messaggio su FB, così vediamo di sentirci almeno su skype!

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