Dov’è finita Swaggirl? È arrivata sana e salva in Australia?
La risposta è sì. L’aereo ha fatto esattamente quello che ci si aspettava da lui ed è atterrato. Sono anche riuscita a dormire un po’ durante il viaggio. Scoot promossa.
Anche se devo confessare che ho vissuto due momenti di terrore puro in aeroporto. Il primo molto, molto comune: la valigia che non arriva
più. In genere sono fortunata, la mia è sempre fra le prime che arrivano. Capisco
che questo non vuol dire nulla, ma io ci conto sempre… L’unica
cosa che riusciva a distrarmi dalla possibile sventura della valigia erano
i cani della polizia aeroportuale, i terribili beagle antidroga, che correvano
da un passeggero all’altro ansiosi di guadagnarsi il loro biscottino.
Una delle
cose più graziose che ho mai visto in vita mia.
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Ma dove, esattamente? Sono atterrata a Gold Coast alle 8 del
mattino (+8 rispetto all'Italia). Fra una cosa e l’altra, arrivo alla stazione di Brisbane – 80 km più a
nord – a mezzogiorno, dove viene a prendermi Max. E permettete che vi parli di lui e di sua
moglie Karen.
Max e Karen sono una gentilissima coppia di sessantenni che ho
conosciuto qualche anno fa durante una vacanza in Portogallo. Ero a Porto, in
visita a una cantina, e alla fine del tour mi sono ritrovata al tavolo delle
degustazioni con questa coppia australiana estremamente simpatica e loquace. Al
termine della visita siamo andati a cena insieme, abbiamo chiacchierato delle
rispettive vite, ci siamo scambiati gli indirizzi e-mail e ci siamo salutati.
Nel corso degli anni ci siamo sentiti occasionalmente, ma niente di più.
Diversi mesi fa, per qualche strana coincidenza, Max mi contatta di nuovo
chiedendomi se mi ricordo di lui, e io colgo l’occasione per parlargli del mio
progetto australiano. E indovinate come è andata a finire?
Vi scrivo dalla camera che mi hanno messo a disposizione
nella loro casa di Toowong, sobborgo nord-occidentale di Brisbane, dove vivono
con Molly, una cagnolona nera di mezza età, e Mefi e Fluffy, due micie
morbidissime (una delle quali, ho appena scoperto, approfitta della mia assenza
per adagiarsi sui miei vestiti – tanto per farmi capire chi è che comanda). I
primissimi giorni della mia vita australiana Max, che di mestiere fa il
giornalista, è stato a dir poco provvidenziale, mi ha aiutato a sbrigare
parecchie grane burocratiche e si è sobbarcato l’onere di istruire una
sprovveduta europea sull’andazzo della vita downunder. Karen non è da meno, al
ritorno dal lavoro (è impiegata presso la biblioteca dell’università del
Queensland) trova sempre il tempo per chiedermi come ho passato la giornata e
per fare quattro chiacchiere dopo cena. E come passi le giornate? Vi chiederete
pure voi.
A dire la verità, finora non ho fatto molto. Se consideriamo
che sono arrivata a casa mercoledì a mezzogiorno, il resto della giornata l’ho
passato a recuperare; ho trascorso la mattina dei giorni seguenti a fare
commissioni in centro (e con centro intendo Toowong centro), come aprire un
conto corrente e stipulare un’assicurazione medica, mentre ho passato il pomeriggio
a sistemare un po’ i bagagli e le cartacce e ho portato a spasso Molly insieme
a Max nel bosco che costeggia il quartiere. Avete presente il tipico quartiere
da telefilm americano, tipo Desperate Housewives? Meno ordinato e mi auguro
meno percorso da pettegolezzi di sorta, ma molto più ondulato.
Pendenza del 30% |
Giovedì
sera abbiamo avuto a cena Steven e Lily, rispettivamente il figlio e la nuora,
e venerdì erano ospiti tre amici di famiglia, che a quanto mi è stato detto
vengono a cena ogni settimana. Insomma, sono stati giorni estremamente
tranquilli. Vorrei poter dire lo stesso delle notti. Ora, sono una persona che
generalmente dorme ovunque (aerei esclusi).
Mi sono addormentata sui divanetti
di un pub con la musica a tutto volume, con la testa sul banco in prima fila
all’università durante letteratura inglese, in piedi appoggiata a una porta (di
questo vado estremamente fiera), una volta mi sono assopita dimenticandomi un
occhio aperto…
Eppure qui la notte faccio una gran fatica a dormire. Colpa del
bestiario che assedia la casa. Corvi giganteschi, opossum in calore, una cosa
che si chiama kookaburra… La comunità pennuta di Brisbane è oltremodo rumorosa. Ci sono poi animali più discreti ma per nulla timidi, come i gechi, che
non si fanno problemi a entrare in casa e passeggiare tranquilli sulle pareti
della sala da pranzo. Max si è sentito in dovere di tenermi una lezione su creature
potenzialmente pericolose che potrei trovare in Australia, ma “stai tranquilla
che i gatti mangiano qualsiasi cosa: ti difenderanno loro!” mi ha assicurato
Steven. Ciò non toglie che la notte, quando sento zampettare lungo la parete,
tanti saluti e me ne vado in immersione sotto le coperte.
Ecco, questo è stato il primissimo impatto con l’Australia. Per riassumere:
6.100 km, metro più, metro meno. |
Per un totale di 16.700 km da quando sono partita.
La
prossima volta percorreremo un altro tratto di strada e vi racconterò di un incredibile incontro che ho fatto quaggiù.
Bene dai, il più è fatto allora, sei lì e ti sei stabilizzata, ora non resta che girarsela per bene e fare tante foto =D
RispondiEliminaTi abituerai presto anche a dormire tra le bestie e cmq ricordati che i gatti in Australia hanno dominato sulla fauna locale =P Sentiti protetta!
Che gentili questi australiani =D
W i gatti!
EliminaMa quella foto dove dormi, la prima, mi sembra di riconoscerla! Tu dormivi, e Edo rischiava di morire soffocato (più o meno, vabbé) :)
RispondiEliminaViva i gatti difensori, allora. Per aver salva la vita, direi che vale la pena di lasciarli appallottolare sulle tue cose. Tienine uno in camera la notte!
Giusto, ecco perché mi hanno sequestrato l'anguria... era potenzialmente pericolosa!
Eliminaanche io non riuscirei a dormire con un uccello che ride nella notte.. madonna che ansia!(per la cronaca sono andata a sentire il suo piacevole verso su youtube ..mi sembra doveroso condividerlo con gli altri lettori del tuo blog http://www.youtube.com/watch?v=S0ZbykXlg6Q) cmq nei viaggi sono le persone che incontri che fanno la differenza..sei stata fortunata ad aver incontrato Max e Karen :)
RispondiEliminaChe canterino delicato. Ugola d'oro, proprio!
Eliminaè proprio lui, Debra, quello che mi deride ogni notte!! Maledetto...
EliminaMa quel cosino che si tiene il muso cos'è? È "grazioso" come dici tu. Ma non è un cane vero?
RispondiEliminaCmq il quartiere sembra una figata, davvero, keep posting Ila, ci manchi!
Non ho idea di cosa sia quel coso lì. Ho digitato most cutest ed è uscito lui. Ma non carinissimo? Come i beagle antidroga!
EliminaI dingo antidroga!
EliminaArrivata finalmente, eh! Beh dai, il cane antidroga... Tornando da Amsterdam in aeroporto c'era un bellissimo labrador (non sapevo usassero anche i labrador!) che mi si è avvicinato. Ingenuamente pensavo per le coccole ( che ha comunque accettato volentieri!), poi la poliziotta ha accennato ad una perquisizione ed il cane non mi è più piaciuto molto...
RispondiEliminaW i gatti da difesa personale? ;-)