giovedì 1 novembre 2012

Zucchero



Questa è una giornata ricca di avvenimenti. Intanto, come annunciato da Wayne, si va in visita allo zuccherificio. Ma prima c’è il tempo di fare un secondo tentativo nell’arena. Montague è tutto bello bardato, l’amazzone anche… luci, motori, azione! Ecco l’atteso sequel di Lezione di equitazione.


Come vedete, le cose sono andate un po’ meglio rispetto all’ultima volta. Ormai padroneggio il mezzo. Salgo, scendo, trotto, con una mano, senza mani, con gli occhi bendati… sono pronta per lo step successivo: il toro.

Ancora galvanizzata dai successi in campo equino, vengo raggiunta da Rie, che mi dice di sbrigarmi perché stiamo per andare alla fabbrica. Wayne ci carica sul suo camion a mo’ di sequestrate, Sharon si accomoda nel posto del passeggero e andiamo allo stabilimento dove lavorano entrambi, lei negli uffici amministrativi e lui alle macchine, non ho capito bene a fare cosa. La fabbrica è notevole, circondata da una raggiera di binari su cui viaggiano vagoni carichi di canna da zucchero provenienti da tutta la regione; due grossi comignoli sparano fuori vapore a tutte le ore. 


Mi hanno avvisato che l’odore alla fabbrica è molto particolare, ma per adesso non sento ancora nulla di strano. All’ingresso ci forniscono un casco e un giubbotto catarifrangente, quindi iniziamo a esplorare: la catalogazione della materia prima, il controllo qualità nei laboratori, le caldaie che bruciano senza sosta e su cui si aprono delle finestrelle che concedono uno scorcio di come dovrebbe essere l’inferno. Wayne spiega incessantemente, ma fra rumore, accento e tecnicismi, non capisco una parola. Ma è tutto molto affascinante, sembra di essere nella centrale nucleare di Homer, o nella sala macchine di una nave enorme. È previsto anche un momento degustativo: melassa e zucchero fresco di produzione, attinto direttamente dal nastro che lo trasporta nei container destinati a Bundaberg, dove sarà ulteriormente raffinato e confezionato. Uh, ma guardate, ho fatto anche un video! 


Quasi come una puntata della Mela Verde. Peccato che dal video non si intuisca l’odore, che in effetti è strano: di volta in volta mi ricordava le cose più svariate: spinaci, salsa di pomodoro, verdure di vario tipo…  mai lo zucchero.

A proposito, tutto questo parlare di cibo mi ha fatto venire fame: che si mangia per cena? “Stasera andiamo a cena fuori, per salutare Rie!” E infatti non vi ho detto che la mia collega ci lascia, torna in Giappone. Dunque cena al club di Bundaberg, che in pratica è una sala da ballo e sala da gioco con ristorante. Ce ne sono un sacco in tutto il Queensland, a ogni ingresso devi firmare il registro dei membri, superi un cartello che ti chiede di vestirti e parlare in maniera consona (mannaggia, forse non mi fanno entrare), quindi decidi se andare al ristorante o alla zona macchinette. Ovviamente mangiare! Ma Wayne ci allunga 10 $ a testa, per tentare la fortuna.

Sono una pessima giocatrice. Pigio tasti a caso, mi faccio distrarre dai colori e dalle luci, perdo i 25 $ che ho vinto. Queste macchinette non fanno per me, raggiungo gli altri sulla pista da ballo che è meglio. E gli altri invece mi fanno i complimenti, perché sono durata più a lungo del previsto! “Vabbè vabbè, dove sta il mio bicchiere?” “Quale bicchiere, andiamo a ballare!” Cantante rockabilly sul palco, luci al neon, balli di gruppo. E il mio cavaliere è Wayne!! Quando mi ricapita? Abbiamo anche lo stesso stile di ballo. Purtroppo però i volteggi finiscono presto: sono forse le 11 quando l’omino al microfono comincia coi titoli di coda e la gente in pista si mette a fare il trenino… anche qui! 

Siamo così veloci che usciamo sfocati!

Poi si spegne la musica, si accendono le luci, ed è ora di andare a casa.

È finita un'altra giornata interessante.

2 commenti:

  1. Cavolo non avrei mai immaginato che uno zuccherificio fosse così... industriale. Pare che preparino cemento!

    Per il cavallo, sei bravissima: ormai sei pronta per partecipare al casting di Apassionata :D

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  2. Lo squarcio di inferno è notevole!

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